Sei in vacanza con i tuoi amici, ti senti un leone pieno di energia e ti vorresti dedicare ad ogni attività ricreativa del posto: ristoranti, osterie, paninoteche locali, piste da sci, pub, discoteca, nuove amicizie. Il divertimento è nell’ aria. Tutto fila liscio senza impedimenti e scorre nel verso giusto. Il tempo vola tra una caduta nella neve fresca, piatti di pollo al forno con patate e vino rosso del luogo. Fino a quando la mattina ti svegli congelato e con i brividi. Il collo, le gambe e le braccia sembrano tutto un tronco di quercia. Non riesci a muoverti ed hai una strana sensazione nella testa. Provi a riaddormentarti sperando di sentirti meglio quando riaprirai gli occhi ma ancora non hai messo a fuoco cosa ti sta succedendo. E’ solo quando provi ad alzarti che hai l’ illuminazione del giorno: sei influenzato! Qualsiasi azione provi a svolgere ti riempie di stanchezza e vuoi sederti immediatamente. Il sonno accompagna tutti i pensieri. Vuoi solo stare sdraiato sotto una morbida coperta ed aspettare che il tuo sentirti un completo inetto volga al termine il più velocemente possibile. Ti vedi da fuori e immagini di avere un termometro in bocca con l’ ampollina rosso fuoco, le guance rosse, la borsa dell’ acqua calda sulla pancia, una pezza bagnata in fronte e la copertona a quadri grandi tutta colorata della nonna. Credi di essere in uno stato di alterazione psico-fisica, nemmeno avessi preso acidi, funghi o oppiacei vari. A questo punto cominci a pensare di dovere fare qualcosa per riprenderti da questa stregoneria. Ma prima devi tornare a casetta tua.
Una volta arrivato vai diretto alla cassettiera porta medicinali. Prima cosa spalmarsi ettolitri di Arnica, Voltaren o Lasonil su tutta la superficie dell’ epidermide interessata da strappi e acido lattico. Secondo poi, trovare un Tachiflu, una Tachipirina, un Oki, un VivinC, una AspirinaC, un qualsiasi dannato rimedio a questa influenza che sembra essere più un attacco Voodoo alle spalle piuttosto che un malanno causato da circostanze dubbie. Voltaren e Tachipirina ci sono. Si parte con la somministrazione e via sotto le “pezze” (coperte per chi avesse dubbi).
Passano due giorni e quando credi di aver passato le sensazioni peggiori della febbre, arriva il raffreddore, muco alla spada e sinusite allo scudo. Ti attacca implacabilmente. Sei sprovvisto di difese naturali. La vitamina C sono sei mesi che non la assumi, anzi che non hai preso lo scorbuto. Devi cambiare tattica. E’ ora di assumere qualcosa di generale: LA PANACEA!
Non esci di casa, riprendi ad indossare cappelli e sciarpe, coperte fronte-retro, finestre sempre rigorosamente chiuse, ore di playstation, film e contro film, serie tv e pennichelle. Ancora non senti di aver fatto tutto. Ah si, manca una cosa…
Cosa?
Scrivere uno stupido post su uno stupido blog e ridere pensando che veramente sei arrivato fino in fondo!